Ma è anche il momento di effettuare bilanci professionali ed esistenziali insieme al nostro staff, alla nostra famiglia e a chi di più caro ci è vicino.
Dopo il tempo dell’analisi, però, dovremmo anche e soprattutto capire, una volta per tutte, come creare un team veramente affiatato e coeso, un team propenso al lavoro di squadra, il quale abbia come sostentamento principale la nostra leadership e al centro del suo cuore le emozioni più propositive per andare avanti.
Tutto ciò è un aspetto cardine per ripartire con più grinta in questo periodo e per affrontare un nuovo anno commerciale con delle nozioni e delle esperienze proficue in più.
Ma come farlo? Vi domanderete. Come creare un team competitivo che sia all’altezza di un salone con una qualità professionale all’altezza dei propri obiettivi?
Ecco, è il tempo di acquistare carta, penna e degli splendidi pennarelli colorati e mettere per inciso, tramite la riflessione e i conseguenti appunti, quali siano le direttive da seguire e per costruire veramente il nostro dream team, oggi.
Quest’ultimo dovrebbe essere, per forza di cose, un team unico e compatto, fatto di collaborazioni proficue e con un’armonia professionale costruita step by step, che ci renderà fieri sia davanti le nostre clienti e sia con chi gravita con piacere attorno alla nostra attività.
Come creare un team vincente attraverso l’aiuto delle relazioni familiari?
Un team di successo e una squadra di lavoro che sappiano rendere reali i nostri sogni ed aspettative iniziano anche all’interno della nostra famiglia. Sì, la nostra famiglia, quel nucleo imprescindibile composto dai nostri genitori, dai figli, dai partner, dagli amici e conoscenti.
Perché diciamo tutto questo? Perché delle relazioni equilibrate, in sintonia tra i suoi elementi, possono generare degli straordinari risultati e aggiungere quel quid in più alle nostre performance lavorative.
Però non vogliamo esagerare ed ergerci a guru motivazionali. Non è nel nostro stile, nei nostri obiettivi e non saremmo qui, insieme a te, con tutto il progetto formativo che portiamo avanti e il master di Ambasciata della Gioia. Ma continuiamo.
Lo ripeto e lo ripetiamo spesso: uno degli aspetti più importanti della mia formazione, nata per sviluppare al meglio le potenzialità del tuo salone, è un singolare collegamento esistente tra collaboratori e/o dipendenti e la famiglia.
In che modo avviene tutto ciò? Come si legano i rapporti tra la famiglia e il lavoro in team?
Semplice o quasi. Bisogna tessere, tramite abitudini focalizzate e riti pre organizzati, degli incontri collettivi e individuali con ognuno dei componenti del nostro nucleo familiare.
Certo, è un impegno che ha bisogno di una certa tranquillità spirituale e di un certo impegno anche logistico, ma non bisogna demordere. Con un piccolo sforzo duraturo nel tempo riusciremo a creare delle relazioni più vere e funzionali atte a rendere tutta la famiglia una vera squadra aperta al dialogo, al sentire e alle vere emozioni. Quindi, dopo aver reso forte e unito il nucleo familiare, attraverso delle riunioni per sciogliere qualsiasi dubbio e astio, lì e solo in quel momento, potremmo iniziare per bene a saper gestire un meraviglioso team di lavoro.
Soprattutto potremo anche iniziare a lavorare su un ottimo team working e un efficace marketing insieme al nostro staff per ampliare le prospettive del nostro salone e portarlo verso un’eccellenza splendente.
Ma dove troviamo la capacità di lavorare in team in maniera efficace?
Come abbiamo già accennato se sappiamo costruire un team familiare ben affiatato, tramite un progetto consolidato e studiato, frutto di discussioni e confronti, potremo avviare splendide relazioni con i nostri dipendenti e clienti.
- infatti tramite l’unione e il supporto dell’energia maschile e femminile – rappresentati dai genitori o dai partner – che possiamo far nascere un dream team vicino alle nostre emozioni e “utilizzarlo” per esprimere al meglio tutto ciò che vi è di più propositivo e rivoluzionario all’interno del nucleo pulsante di tutto, il cuore.
Come potremmo mai cambiare, anzi migliorare, i rapporti tra i nostri allievi e i dipendenti se in primis non alziamo la qualità degli affetti più intimi e non regoliamo il nostro approccio con i familiari?
Infatti, non cambieremo nulla se non invertiamo la rotta. Quindi, molto probabilmente trasmetteremo certi atteggiamenti, frustrazioni o problemi dal nido privato della famiglia al nostro salone.
La nostra attività e la nostra competenza nel gestire un team ne risentiranno in termini di prestazioni ed espanderemo un conseguente umore generale per niente benefico.
Tutto ciò non va bene.
Andiamo oltre quindi, rileviamo tutto il bene che ogni elemento del nostro team può donarci e accendiamo l’eccellenza in ognuno di noi e fuori di noi. L’obiettivo da focalizzare è cambiare il nostro mondo lavorativo, prendendo coscienza che noi abbiamo un’ampia influenza su di esso.
Non si scappa.
Quindi, ricordiamolo per l’ennesima volta:
dobbiamo saper come creare un team di lavoro senza precedenti, il nostro dream team. Mettendolo nero su bianco come se fosse un vero e proprio progetto tramite schemi, pennarelli, obiettivi e proposte. Non dimentichiamolo.
Tutto ciò deve compiersi dopo aver riconciliato il tessuto familiare, ascoltando dissapori, problemi, proposte e trasformare questa occasione in una forza benefica da cui tutti possono trarre un netto vantaggio.
A questo punto come motivare un gruppo di lavoro o il nostro staff?
Si riparte tutti insieme, dopo un periodo di pausa o di ferie, motivati e pronti su come organizzare un team di lavoro, risaltando il lavoro di ogni elemento dello staff, gratificando i pregi e prendendo spunto anche dagli errori, dai problemi e addirittura dalle tragedie.
Come dico spesso: “cosa saremmo senza le tragedie?!”
Per l’appunto, quasi nulla.
Ma non tutti i mali vengono per nuocere. Anche se la situazione, momentaneamente, all’interno del nostro salone può sembrarci alla deriva, per una miriade di motivi, forse è questo il momento più ottimale per riprendere in mano tutto ciò che pian piano si era allontanato dal nostro baricentro emozionale.
Riflettiamo, quindi, a quanto potremmo essere sorpresi tra un anno quando andremo a rivedere il progetto che avevamo appuntato con tanta meticolosità su un quaderno ed essere infine consapevoli che la maggior parte degli obiettivi e propositi sono stati raggiunti.
Ma chi dobbiamo ringraziare? Saper come creare un team vincente è servito a qualcosa?
Dovremmo ringraziare noi stessi e coloro che vogliono essere presenti all’interno del panorama del nostro cuore perché quest’ultimi, insieme anche a tutti gli argomenti che abbiamo affrontato, possono giustappunto direzionarci verso il fine più alto: trasformare il nostro mondo lavorativo insieme al nostro staff.
Il saper creare o il saper fare , invece, non rappresenta semplicemente solo un mezzo ma sempre e comunque funge da opportunità per interagire con chi o qualcosa che abbiamo trascurato.
Fosse solo per dimenticanza o incombenze varie abbiamo messo da parte qualcosa di realmente importante come, ad esempio, un’emozione, una sensazione o un piccolo dettaglio prezioso utili per veicolarci, qui e ora e una volta per tutte, dall’altra parte dove dimorano eccellenza e talento.